lunedì 17 gennaio 2011

GIORNATA 29


16 Gennaio

Partiamo alle 7.00 del mattino per il salar di Uyuni dobbiamo proseguire per circa 15 km a nord poi verso ovest per entrare nel deserto di sale.  (speriamo che non si rompa il GPS perchè altrimenti sì, siamo ufficialmente nella merda)
Dopo 15 chilometri vediamo alla nostra sinistra il deserto. Faccio un punto sul GPS, nel caso ci dovessimo perdere, sarebbe l’unico modo per tornare a casa sani e salvi.
Entrati nel deserto andiamo dritti in direzione ovest, arrivando circa al centro dello stesso. E’ una cosa favolosa: per i primi 5 km sulla superficie del deserto c'è circa 1 cm di acqua e si scivola da matti.  La moto e miei stivali sono completamente bianchi, poi l’acuqa scompare, il sale è completamente asciutto e durissimo. Secondo voi, cosa decidiamo di fare? Ovvio: i bambini e quindi giù con le nostre GS alla massima velocità. Per ben circa 5 minuti il mio conta chilometri segnava 203 km/h e considerando che sono strapieno di roba, valigie route di scorta, tutta la roba da campeggio ecc, ecc, direi che e' una ottima velocità.

Arrivati al centro del deserto ci fermiamo per fare alcune foto, poi andiamo giù verso sud-sud-ovest. Sono un po' in ansia perchè dovremmo trovare un sentiero alla fine del deserto e se non lo vediamo è un casino. Tutt’intorno c’è solo una distesa di montagne, non si riesce ad avere dei punti di riferimento! Dopo una mezzoretta arriviamo alla fine del salar e ringraziando  dio vedo il sentiero: “Grazie GPS!!!!!!!!!!!!!!!!!”  Non abbiamo visto anima viva. Se ci fosse accaduto qualcosa sarebbe stata una tragedia.  
Nonostante non avessimo raggiunto la nostra destinazione, prendiamo il sentiero che tra le cose non era presente nelle carte, ma che ci è stato semplicemente segnalato dalla gente del posto.
Le bestemmie scendono numerose perché: se le strade della Bolivia sono una cosa mostruosa immaginatevi un sentiero che non e' nemmeno individuato in nessuna mappa.
E’ pieno di dossi che fanno tremare tutto, dalla moto al mio piccolo cervello che pare shakerato come un cocktail!!
Come se non bastasse, ci troviamo sulla sabbia, perché stiamo attraversando un piccolo deserto!
Sta stronza è a momenti dura, in altri sembrano sabbie mobili, alta 30-40 cm che quando la incontro, ovviamente ti impianti! Le soluzioni sono 2: o acceleri, come insegnano i professionisti della Dakar oppure freni e l’attraversi a passo d’uomo, tenendo i piedi a terra per cercare un minimo di stabilità. Vista l’esperienza che mi rende un professionista (delle baracche) decido di accelerare (nella speranza di non fare la stessa fine del giorno 4…andate a vedere, se non ricordate), non possiamo che decidere di accelerare.
La moto è indomabile, si sposta a sinistra poi a destra e il mio buco del culo e così stretto che non ci passerebbe nemmeno uno spillo.
Dopo circa 40 km faccio un volo da film americano ho preso una cunetta di sabbia, la moto si e' piantata e io sono volato via sopra di lei. E’ stato cosi veloce che non mi sono accorto di niente tranne che ero a terra. Per fortuna non mi sono fatto niente a parte la botta sulla schiena e sul casco ma la sabbia ha attutito l'urto, controllo la moto ed e' tutto ok, riparto con i soliti porchi.........................ogni tanto ci fermiamo pechè siamo distrutti.
La strada non migliora scompare la sabbia e arrivano le pietre e la ghiaia qui è pazzesco. Finalmente vediamo Allaque paesino che si trova sul confine col Cile, siamo a pezzi ci riposiamo 30 minuti facciamo dogana e ripartiamo per Calama in Cile ci mancano 200 km non so come farli sono distrutto, altri 200km di sterrato di merda da fare a 50 km/h se ti va bene.
A mano a mano che entriamo in Cile ci spostiamo dal panorama del deserto Boliviano per incontrare delle montagne dai colori favolosi. Il paesaggio è stupendo ci sono montagne e vulcani attivi, laghi di acqua dolce e laghi salati. Semplicemente favoloso.
Usciamo dalla Bolivia. Non posso che dire essere stato in assoluto il paese più bello da un punto di vista naturalistico, ma senza dubbio il peggiore  per le strade.
Il Cile e' spettacolare e l'Argentina è unica perche ti offre troppe cose: i deserti del nord, la pampa del centro, i ghiacciai della Patagonia e la mitica Tierra del Fuego.
Arrivati a Calama distrutti ma col gli occhi pieni delle meraviglie viste nella giornata di oggi, ci fermiamo a bere una birra. Sono le otto di sera e il sole e già sceso. OGGI SIAMO PASSATI ATTRAVERSO UN DESERTO DI SALE, CIRCA170KM, UN DESERTO DI SABBIA, CIRCA 70KM, E FATTO 160 KM DI STERRATO ORRIBILE. E’ stata la giornata piu' dura di tutto il viaggio in Sud America ma senz’altro la più bella per le sue bellezze naturali. Domani assolutamente un giorno di riposo e poi andremo a San Pedro de Atakama.

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