Oggi, 13 Gennaio siamo partiti da La Quiaca per entrare in Bolivia,
Alle 9 del mattino saliamo sulle nostre moto. Dopo appena un paio di chilometri, ci trviamo sul confine Argentino-Boliviano.
Alle 9 del mattino saliamo sulle nostre moto. Dopo appena un paio di chilometri, ci trviamo sul confine Argentino-Boliviano.
Comincia la macchinosa gestione delle pratiche per poter entrare in Bolivia; prima alla dogana argentina ci facciamo fare i timbri di uscita e poi andiamo in quella Boliviana per concludere il tutto, ma è proprio qui che iniziano le comiche!!
Dicono che ci mancano dei documenti che ci avrebbero dovuto rilasciare quelli della dogana Argentina. Facciamo 5 metri e torniamo nel sportello del doganiere argentino spiegando che il boliviano vuole altri documenti. Il doganiere Argentino si mette a ridere e dice che il collega Boliviano non capisce un cazzo e che a noi non ci deve dare altri documenti, quindi non ci resta che tornare dal Boliviano e il quale ci spiega che vuole un assicurazione per le moto, altrimenti non possiamo circolare in Bolivia. Gli chiedo dove posso fare sta cazzo di assicurazione e ci dice che dobbiamo andare nel centro del paese e che avremmo trovato lì un supporto per la cosa.
Franco, incazzato nero, parte e va a fare ‘ste assicurazioni.
Dopo un'ora torna con le polizze, ci rimettiamo in fila e ci restiamo per circa 3 ore. Finalmente è tutto in ordine, ma ora dobbiamo fermarci a 20 m sulla dogana Boliviana per far timbrare i passaporti, e anche qui un'altra ora persa.
Ora sì abbiamo finito!!Si parte. Appena entrati in Bolivia, ci accorgiamo subito che l’Argentina è decisamente un’altra cosa! C'e' un caos pazzesco, è tutto sporco, le persone sono piccole, di carnagione scura, anche loro sporchi di terra. Le donne vestite con delle gonne che arrivano alla metà del polpaccio: coloratissime, i capelli lunghi e con 2 trecce che arrivano al sedere e indossano il capello a bombetta tipo quella inglese.
Dopo circa 20 km il paesaggio cambia completamente, è pazzesco, la terra è di color rosso fuoco ci sono Cactus ovunque e vi ricordo che ci troviamo a 3600m d’altezza. La strada è sterrata e qua e là sbuca qualche pezzo d'asfalto.
Oggi abbiamo percorso appena 70 km arrivando a Tapiza. Tutta colpa del tempo perso in dogana. Domani sarà una giornata caratterizzata dallo sterrato, andando verso il lago salato di Uyuni.
Si tratta della salina più grande (12.000 Km2) e più in alta (3.700 m ) del mondo. Il sale qui estratto e lavorato serve a soddisfare il fabbisogno interno della Bolivia. Ora il turismo ha un peso notevole nell'economia locale in quanto la città costituisce il punto di partenza per le escursioni al salar.
A Tapiza rimango a bocca aperta, il paese è piccolo ma offre un po' di tutto. Ovviamente sempre considerando lo stile di vita Boliviano. Troviamo un Hostel, lasciamo le moto e andiamo a berci una birra.
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